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Primitivi del futuro

by Tre allegri ragazzi morti

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  • Primitivi del futuro
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    Sold Out

1.
Le ossa scaverò Dal fondo del giardino E le riattaccherò In mezzo alla mia carne Degli occhi farò a meno Che li ha mangiati il corvo Userò tutto il corpo Per rivedere te E se qualcosa di mio Ti rimarrà fra i denti Non piangere perché Poi lo digerirai E se qualcosa di mio Ti rimarrà fra i denti Non piangere perché Poi lo digerirai Se ti sembrasse tutto vero Se ti sembrasse tutto nero Come il mondo intorno è Se ti sembrasse tutto vero Se ti sembrasse tutto vero Come il mondo adesso è Fammi sentire adesso Il caldo che cercavo Io sono andato via Così lontano che Non ho capito bene Che cosa vi è successo Ma se lo guardi in faccia Si cicatrizzerà
2.
Mina 03:49
Mina ha gli occhi storti e un dente di ferro spinge la bocca sul vetro alla stazione sul braccio ha un segno che sembra una croce l'ha fatto col ferro, l'ha fatto col ferro Mina è una scheggia che sta in una mano la mano ha un buco da dove puoi scappare le han dato un mondo che fra poco esplode assieme alle gemme, assieme alle gemme Mina ha gli occhi storti e un dente di ferro schiaccia la bocca sul vetro alla stazione sul braccio ha un segno che sembra una croce l'ha fatto col ferro, l'ha fatto col ferro Mina è una scheggia che sta in una mano la mano ha un buco da dove puoi guardare le han dato un mondo che fra un poco esplode assieme alle gemme, assieme alle gemme E non si sente alla radio c'è un altro mondo alla radio tutti conformi alla radio che ti confonde la radio Mina ha gli occhi storti e un dente di ferro apre la bocca sul vetro alla stazione sul braccio ha un segno che sembra una croce l'ha fatto col ferro, l'ha fatto col ferro
3.
Mi hanno negato l’infanzia Rubato la gioventù Rovinato l’adolescenza E adesso ci sei tu Mi hanno rubato l’infanzia Rovinato la gioventù Negato l’adolescenza E adesso ci sei tu Puoi dirlo a tutti Che sono stato io A farti un occhio nero Con la matita blu La forza dell’adolescenza Forse non ci sarà più Oggi faccio fuoco e fiamme Come non facevo più Con te ci sono stato Ma in un’altra misura Se solo avessi avuto Un po' meno paura Puoi dirlo a tutti Che sono stato io A farti un occhio nero Con la matita blu Mi son giocato l'infanzia Divertito in gioventù Sconvolto nell'adolescenza E adesso ci sei tu Se solo avessi avuto La ragione con me Faccio quasi fuoco e fiamme Come non facevo più Io ci riprovo ancora Stavolta senza misura Ti giuro che ci provo Ma senza paura
4.
So che presto finirà Che potrai portarmi i fiori Per la mia poca verità La natura che mi manca Per la grazia che non ho La volontà che mi manca So che presto finirà Che potrai portarmi i fiori Per la mia poca fantasia Per la mia poca libertà Per l'armonia che non ho Per la natura che mi manca Di che cosa mi stai parlando? Di che cosa mi parli ancora? È una vita danneggiata la vita che facciamo ora E non è il destino, sei tu il tuo nemico Accendiamo una festa e facciamo una festa Che non c'è lavoro, che non c'è fatica E non c'è lavoro e non c'è fatica Che trova ragione fuori da sé So che presto finirà Che potrai portarmi i fiori
5.
Prendi a calci il tuo padrone non lo fai parla dei tuoi desideri non lo fai metti a fuoco la nazione non lo fai smettila di comperare non lo fai stacca la televisione non lo fai Guarda il cielo è rovinato guarda il campo è rovinato guarda il mare è deturpato guarda l'uomo Prendi a calci il tuo padrone non lo fai rimetti in moto la ragione non lo fai la famiglia è un'altra cosa non lo fai stacca la tua connessione non lo fai scrivi almeno una poesia non lo fai Guarda il cielo è rovinato guarda il campo è rovinato guarda il mare è deturpato guarda l'uomo
6.
La cattedrale di Palermo Paradiso e inferno dentro Fuori un caldo micidiale Sul suo viso di bambino Sostenuto dal cerone Ammazzato dal cerone Gira sempre senza borsa Tiene il tempo nel passato E mi sfugge del presente La funzione della gente Tengo stretto il mio lavoro La mia vecchia percezione Tengo stretto il mio lavoro Dio non l'ho neanche calcolato Mi son fatto cioccolato E ci metto sopra il vino Raglio e rido fino al mattino Mi dimentico mio padre Mi dimentico mia madre Mi dimentico mia figlia Hanno in testa solo me Io mi sono ritrovato Nell'idea di far qualcosa Mica solo consumare Che mi annoia Oggi costruirò una bomba Da far brillare fra le casse Del tuo computer maledetto Dimmi cosa ascolti, dimmi come ascolti Hai mai provato una chitarra? A urlarci dentro il tuo tormento Hai mai provato una chitarra? Prova adesso, entra dentro La cattedrale di Palermo Paradiso e inferno dentro E mi sfugge del presente La funzione della gente
7.
Il mondo è mio mi sembra Sarà che ho ventott’anni E mi distraggo ancora molto Perché figli non ne ho Ne ho avuto uno un tempo uno Me l’hanno sequestrato Parlar da solo in tribunale Questo è il mio reato Non credo agli avvocati Non è lì la mia ragione Il giusto è che si inchina E chi si abitua al suo bastone Il mondo è mio mi sembra Sarà che ho ventott’anni E mi distraggo ancora molto Perché figli non ne ho più La faccia della luna Oggi è bruna Non è che non ci sia Ma è come fosse andata via Avevo un giorno un campo In mezzo ad altri cento Ci coltivavo more e fiori E un po' di sentimento I fiori sono morti E le more avvelenate Senza pensarci troppo Hanno usato il trattamento Ho provato a dirlo agli altri Guardate che sbagliate Se il grillo torna al campo Anche voi ci guadagnate Ascoltate tutti quanti Guardate che sbagliate Se il grillo torna al campo Anche voi ci guadagnate Hanno ammazzato i grilli Sterminato le formiche Esiliato talpe e topi Ed impiccato me La faccia della luna Oggi è bruna Non è che non ci sia Ma è come fosse andata via
8.
Questo è il ritorno di Gianni Boy Chi se lo aspettava più? C'ha lasciati soli nel momento più difficile Questo è il ritorno di Gianni Boy Chi ci credeva più A fare i conti coi nostri desideri? Questo è il ritorno di Gianni Boy Chi lo voleva più? Prima ci pensava lui A noi non restava che ridere Poi un giorno se ne andò Lasciandoci liberi di decidere Diceva: Non sono il capo di niente Non sono il capo di alcunché Questo è il ritorno di Gianni Boy Chi se lo aspettava più? C'ha lasciati soli nel momento più difficile Questo è il ritorno di Gianni Boy Chi ci credeva più A fare i conti coi nostri desideri? Non sono il capo di niente Non sono il capo di alcunché Morire per la vita fa la morte un po' più debole Non sono il capo di niente Non sono il capo di alcunché Il viaggio sarà lungo e ancora ne avremo da vivere
9.
Codalunga 02:40
Codalunga Si sveglia dopo A lui piace il sesso Lo sta facendo adesso Codalunga Non sa quando è nato Non si guarda allo specchio Non vive il social network Codalunga Ha scritto sul suo viso Questo è il momento giusto Per ammutinarsi Dimmi che cos'è Dimmi cos'è Che ti fa più bella Codalunga A lui piace il sesso Lo sta facendo adesso E senza compromesso Codalunga Non lo vedo spesso Può darsi sia partito Per un altro universo Dimmi che cos'è Dimmi cos'è Che ti fa così bella Codalunga
10.
Rifare 03:38
In fondo a me non c'è altro al mondo La fine annunciata Arrivò un po' più in là Tutto in frantumi E la libertà La fine annunciata Arrivò un po' più in là Ma era già il tempo di Rifare, riprovare Riordinare, riprovare Ridere In fondo a me non c'è altro al mondo Il corpo risponde poco più di metà Troppo spazio al cervello Alla sua crudeltà La fine annunciata Arrivò un po' più in là Ma era già il tempo di Rifare, riprovare Riordinare, riprovare Ridere
11.
Cacciatori, raccoglitori Beoni e spacciatori Contadini dissidenti Ballerini e pensatori Puttane felici e giocatori La memoria che non è Quello che ricordi della storia passata È qualcosa di più profondo Che ha a che fare con la memoria del mondo Che può farti capire qualcosa Del processo che possiamo fermare L'origine dell'alienazione della specie Hai mai sentito parlare di uno zombie che canta? Hai mai sentito parlare uno zombie che cammina? Quando sembrava finita Lei si tirò su Aveva sette vite almeno E questa sua era la terza Gli occhi verdi di scimmia infelice Ripresero a brillare Di amore non si muore Anche se assomiglia molto alla fame Oggi ho fame di te mi disse Oggi ho fame di te E cominciò dai miei piedi Cominciò che quasi rido E come la primavera Per capire che siamo ancora belli E che non sarà L'azione dell'uomo a renderci infelici Cacciatori, raccoglitori Beoni e spacciatori Contadini dissidenti Ballerini e pensatori Puttane felici e giocatori

about

Primitivi del futuro è un viaggio musicale nuovo per Tre allegri ragazzi morti grazie all'importante incontro col produttore e musicista Paolo Baldini (B.R. Stylers, Africa Unite, Dub Sync). Tre allegri ragazzi morti hanno infatti ascoltato, appreso e interpretato gli stili ritmici tipici di altre culture (come la Jamaica e l’Africa) senza dimenticare la lezione del punk e le contaminazioni della new wave, specchiandosi quotidianamente col cantautorato poetico caratteristico della loro storia. Tre allegri ragazzi morti giocano quindi con elementi sonori esotici e del passato per restituirci una forma moderna del loro immaginario.

Il risultato è una piccola rivoluzione fatta di dub e con una dominante cromatica blu.

Affascinati dal pensiero dei primitivisti (vedi John Zerzan), Tre allegri ragazzi morti si ispirano nel titolo Primitivi del futuro al gruppo jazz del grande disegnatore Robert Crumb: Les Primitifs du Futur. Primitivi del futuro svela in parte i contenuti di questa raccolta di canzoni che i Tre definiscono “cinematografica” per la presenza di panorami sonori ricchi ed alieni come mai era successo precedentemente.
Qui i protagonisti cantano di un mondo rovinato che assomiglia molto al nostro (L'ultima rivolta nel quartiere Villanova non ha fatto feriti), di gente reale (Mina), di amore e morte (La ballata delle ossa) e dell'origine dell'alienazione della specie (Primitivi del futuro). Ma le canzoni dei Ragazzi morti sono una specie di antidoto all’orrore quotidiano e anche in questo lavoro non mancano gli elementi per reagire (La cattedrale di Palermo) e per ristabilire i giusti rapporti tra l’uomo e la bellezza della natura (Codalunga).

Lo sguardo critico e il tono politico fanno di Primitivi del futuro un disco che fa riflettere sulla condizione dell'uomo nella società occidentale ma soprattutto nella sua più profonda intimità.

credits

released March 5, 2010

Primitivi del futuro è stato registrato e missato da Paolo Baldini tra il dicembre 2009 e il febbraio 2010 al Mushroom Studio di Frisanco (Pn) e all'Alambic Studio di San Martino di Campagna (Pn). Masterizzato al Wolf Studio di Londra. Disegni di Davide Toffolo. Grafica di Alessandro Baronciani.

© 2010 EMI Music Publishing Italia
℗ 2010 La Tempesta S.n.c.

www.latempesta.org/ltd_035.php
www.treallegriragazzimorti.it

#Tarm #PrimitiviDelFuturo #LaTempesta

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about

Tre allegri ragazzi morti Pordenone, Italy

Tre allegri ragazzi morti nascono a Pordenone nel 1994 sotto la guida del fumettista Davide Toffolo. La band è formata anche dal batterista Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni.

Nel 2000 i tre fondano La Tempesta, collettivo di artisti che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana.

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