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1. |
La ballata delle ossa
03:52
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Le ossa scaverò
Dal fondo del giardino
E le riattaccherò
In mezzo alla mia carne
Degli occhi farò a meno
Che li ha mangiati il corvo
Userò tutto il corpo
Per rivedere te
E se qualcosa di mio
Ti rimarrà fra i denti
Non piangere perché
Poi lo digerirai
E se qualcosa di mio
Ti rimarrà fra i denti
Non piangere perché
Poi lo digerirai
Se ti sembrasse tutto vero
Se ti sembrasse tutto nero
Come il mondo intorno è
Se ti sembrasse tutto vero
Se ti sembrasse tutto vero
Come il mondo adesso è
Fammi sentire adesso
Il caldo che cercavo
Io sono andato via
Così lontano che
Non ho capito bene
Che cosa vi è successo
Ma se lo guardi in faccia
Si cicatrizzerà
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2. |
Mina
03:49
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Mina ha gli occhi storti e un dente di ferro
spinge la bocca sul vetro alla stazione
sul braccio ha un segno che sembra una croce
l'ha fatto col ferro, l'ha fatto col ferro
Mina è una scheggia che sta in una mano
la mano ha un buco da dove puoi scappare
le han dato un mondo che fra poco esplode
assieme alle gemme, assieme alle gemme
Mina ha gli occhi storti e un dente di ferro
schiaccia la bocca sul vetro alla stazione
sul braccio ha un segno che sembra una croce
l'ha fatto col ferro, l'ha fatto col ferro
Mina è una scheggia che sta in una mano
la mano ha un buco da dove puoi guardare
le han dato un mondo che fra un poco esplode
assieme alle gemme, assieme alle gemme
E non si sente alla radio
c'è un altro mondo alla radio
tutti conformi alla radio
che ti confonde la radio
Mina ha gli occhi storti e un dente di ferro
apre la bocca sul vetro alla stazione
sul braccio ha un segno che sembra una croce
l'ha fatto col ferro, l'ha fatto col ferro
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3. |
Puoi dirlo a tutti
03:42
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Mi hanno negato l’infanzia
Rubato la gioventù
Rovinato l’adolescenza
E adesso ci sei tu
Mi hanno rubato l’infanzia
Rovinato la gioventù
Negato l’adolescenza
E adesso ci sei tu
Puoi dirlo a tutti
Che sono stato io
A farti un occhio nero
Con la matita blu
La forza dell’adolescenza
Forse non ci sarà più
Oggi faccio fuoco e fiamme
Come non facevo più
Con te ci sono stato
Ma in un’altra misura
Se solo avessi avuto
Un po' meno paura
Puoi dirlo a tutti
Che sono stato io
A farti un occhio nero
Con la matita blu
Mi son giocato l'infanzia
Divertito in gioventù
Sconvolto nell'adolescenza
E adesso ci sei tu
Se solo avessi avuto
La ragione con me
Faccio quasi fuoco e fiamme
Come non facevo più
Io ci riprovo ancora
Stavolta senza misura
Ti giuro che ci provo
Ma senza paura
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4. |
So che presto finirà
03:13
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So che presto finirà
Che potrai portarmi i fiori
Per la mia poca verità
La natura che mi manca
Per la grazia che non ho
La volontà che mi manca
So che presto finirà
Che potrai portarmi i fiori
Per la mia poca fantasia
Per la mia poca libertà
Per l'armonia che non ho
Per la natura che mi manca
Di che cosa mi stai parlando?
Di che cosa mi parli ancora?
È una vita danneggiata la vita che facciamo ora
E non è il destino, sei tu il tuo nemico
Accendiamo una festa e facciamo una festa
Che non c'è lavoro, che non c'è fatica
E non c'è lavoro e non c'è fatica
Che trova ragione fuori da sé
So che presto finirà
Che potrai portarmi i fiori
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5. |
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Prendi a calci il tuo padrone
non lo fai
parla dei tuoi desideri
non lo fai
metti a fuoco la nazione
non lo fai
smettila di comperare
non lo fai
stacca la televisione
non lo fai
Guarda il cielo è rovinato
guarda il campo è rovinato
guarda il mare è deturpato
guarda l'uomo
Prendi a calci il tuo padrone
non lo fai
rimetti in moto la ragione
non lo fai
la famiglia è un'altra cosa
non lo fai
stacca la tua connessione
non lo fai
scrivi almeno una poesia
non lo fai
Guarda il cielo è rovinato
guarda il campo è rovinato
guarda il mare è deturpato
guarda l'uomo
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6. |
La cattedrale di Palermo
04:04
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La cattedrale di Palermo
Paradiso e inferno dentro
Fuori un caldo micidiale
Sul suo viso di bambino
Sostenuto dal cerone
Ammazzato dal cerone
Gira sempre senza borsa
Tiene il tempo nel passato
E mi sfugge del presente
La funzione della gente
Tengo stretto il mio lavoro
La mia vecchia percezione
Tengo stretto il mio lavoro
Dio non l'ho neanche calcolato
Mi son fatto cioccolato
E ci metto sopra il vino
Raglio e rido fino al mattino
Mi dimentico mio padre
Mi dimentico mia madre
Mi dimentico mia figlia
Hanno in testa solo me
Io mi sono ritrovato
Nell'idea di far qualcosa
Mica solo consumare
Che mi annoia
Oggi costruirò una bomba
Da far brillare fra le casse
Del tuo computer maledetto
Dimmi cosa ascolti, dimmi come ascolti
Hai mai provato una chitarra?
A urlarci dentro il tuo tormento
Hai mai provato una chitarra?
Prova adesso, entra dentro
La cattedrale di Palermo
Paradiso e inferno dentro
E mi sfugge del presente
La funzione della gente
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7. |
La faccia della luna
03:07
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Il mondo è mio mi sembra
Sarà che ho ventott’anni
E mi distraggo ancora molto
Perché figli non ne ho
Ne ho avuto uno un tempo uno
Me l’hanno sequestrato
Parlar da solo in tribunale
Questo è il mio reato
Non credo agli avvocati
Non è lì la mia ragione
Il giusto è che si inchina
E chi si abitua al suo bastone
Il mondo è mio mi sembra
Sarà che ho ventott’anni
E mi distraggo ancora molto
Perché figli non ne ho più
La faccia della luna
Oggi è bruna
Non è che non ci sia
Ma è come fosse andata via
Avevo un giorno un campo
In mezzo ad altri cento
Ci coltivavo more e fiori
E un po' di sentimento
I fiori sono morti
E le more avvelenate
Senza pensarci troppo
Hanno usato il trattamento
Ho provato a dirlo agli altri
Guardate che sbagliate
Se il grillo torna al campo
Anche voi ci guadagnate
Ascoltate tutti quanti
Guardate che sbagliate
Se il grillo torna al campo
Anche voi ci guadagnate
Hanno ammazzato i grilli
Sterminato le formiche
Esiliato talpe e topi
Ed impiccato me
La faccia della luna
Oggi è bruna
Non è che non ci sia
Ma è come fosse andata via
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8. |
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Questo è il ritorno di Gianni Boy
Chi se lo aspettava più?
C'ha lasciati soli nel momento più difficile
Questo è il ritorno di Gianni Boy
Chi ci credeva più
A fare i conti coi nostri desideri?
Questo è il ritorno di Gianni Boy
Chi lo voleva più?
Prima ci pensava lui
A noi non restava che ridere
Poi un giorno se ne andò
Lasciandoci liberi di decidere
Diceva:
Non sono il capo di niente
Non sono il capo di alcunché
Questo è il ritorno di Gianni Boy
Chi se lo aspettava più?
C'ha lasciati soli nel momento più difficile
Questo è il ritorno di Gianni Boy
Chi ci credeva più
A fare i conti coi nostri desideri?
Non sono il capo di niente
Non sono il capo di alcunché
Morire per la vita fa la morte un po' più debole
Non sono il capo di niente
Non sono il capo di alcunché
Il viaggio sarà lungo e ancora ne avremo da vivere
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9. |
Codalunga
02:40
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Codalunga
Si sveglia dopo
A lui piace il sesso
Lo sta facendo adesso
Codalunga
Non sa quando è nato
Non si guarda allo specchio
Non vive il social network
Codalunga
Ha scritto sul suo viso
Questo è il momento giusto
Per ammutinarsi
Dimmi che cos'è
Dimmi cos'è
Che ti fa più bella
Codalunga
A lui piace il sesso
Lo sta facendo adesso
E senza compromesso
Codalunga
Non lo vedo spesso
Può darsi sia partito
Per un altro universo
Dimmi che cos'è
Dimmi cos'è
Che ti fa così bella
Codalunga
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10. |
Rifare
03:38
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In fondo a me non c'è altro al mondo
La fine annunciata
Arrivò un po' più in là
Tutto in frantumi
E la libertà
La fine annunciata
Arrivò un po' più in là
Ma era già il tempo di
Rifare, riprovare
Riordinare, riprovare
Ridere
In fondo a me non c'è altro al mondo
Il corpo risponde poco più di metà
Troppo spazio al cervello
Alla sua crudeltà
La fine annunciata
Arrivò un po' più in là
Ma era già il tempo di
Rifare, riprovare
Riordinare, riprovare
Ridere
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11. |
Primitivi del futuro
04:27
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Cacciatori, raccoglitori
Beoni e spacciatori
Contadini dissidenti
Ballerini e pensatori
Puttane felici e giocatori
La memoria che non è
Quello che ricordi della storia passata
È qualcosa di più profondo
Che ha a che fare con la memoria del mondo
Che può farti capire qualcosa
Del processo che possiamo fermare
L'origine dell'alienazione della specie
Hai mai sentito parlare di uno zombie che canta?
Hai mai sentito parlare uno zombie che cammina?
Quando sembrava finita
Lei si tirò su
Aveva sette vite almeno
E questa sua era la terza
Gli occhi verdi di scimmia infelice
Ripresero a brillare
Di amore non si muore
Anche se assomiglia molto alla fame
Oggi ho fame di te mi disse
Oggi ho fame di te
E cominciò dai miei piedi
Cominciò che quasi rido
E come la primavera
Per capire che siamo ancora belli
E che non sarà
L'azione dell'uomo a renderci infelici
Cacciatori, raccoglitori
Beoni e spacciatori
Contadini dissidenti
Ballerini e pensatori
Puttane felici e giocatori
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Tre allegri ragazzi morti Pordenone, Italy
Tre allegri ragazzi morti nascono a Pordenone nel 1994 sotto la guida del fumettista Davide Toffolo. La band è formata anche
dal batterista Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni.
Nel 2000 i tre fondano La Tempesta, collettivo di artisti che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana.
Su Wikipedia c'è di più.
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