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Sindacato dei sogni

by Tre allegri ragazzi morti

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    La Tempesta Dischi (LTD-131LP/19)

    Sindacato dei sogni è stato registrato e missato da Matt Bordin all’Outside Inside Studio di Volpago del Montello (Tv). Le voci sono state editate da Paolo Baldini all’Alambic Conspiracy Studio di San Foca (Pn). Le canzoni sono state pre-prodotte da Enrico Berto al Mushroom Studio di Frisanco (Pn) e da Andrea Maglia e Meme Gerace al Bleach Studio di Gittana (Lc). Gli archi di Bengala sono stati registrati da Davide Rossi a Los Angeles. Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Studio.

    LATO A:
    01. Caramella
    02. Calamita
    03. C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno
    04. AAA Cercasi
    05. Accovacciata gigante
    LATO B:
    01. Bengala
    02. Mi capirai (solo da morto)
    03. Difendere i mostri dalle persone
    04. Non ci provare
    05. Una ceramica italiana persa in California

    Prodotto da Matt Bordin e Tre allegri ragazzi morti.

    Tre allegri ragazzi morti sono Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni.

    Tutte le canzoni sono di Tre allegri ragazzi morti tranne Accovacciata gigante (testo di Mattia Cominotto e Davide Toffolo) e Difendere i mostri dalle persone (testo di Mattia Cominotto). Hanno suonato in questo disco anche Francesco Bearzatti, Davide Rossi, Ruben Gardella, Matt Bordin, Adriano Viterbini, Nicola Manzan e Andrea Maglia.

    Le foto dei gattini in ceramica sono di Alessandro Mussolini, le maschere sui gattini sono di Davide Toffolo. Le foto del gruppo sono di Ilaria Magliocchetti Lombi. La grafica è di Alessandro Baronciani.

    Luigi Galmozzi Lord of sound.

    www.treallegriragazzimorti.it

    concerti@latempesta.org
    info@treallegriragazzimorti.it

    IG @treallegri
    FB @treallegriragazzimorti

    #Tarm

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    La Tempesta Dischi (LTD-131/19)

    Sindacato dei sogni è stato registrato e missato da Matt Bordin all’Outside Inside Studio di Volpago del Montello (Tv). Le voci sono state editate da Paolo Baldini all’Alambic Conspiracy Studio di San Foca (Pn). Le canzoni sono state pre-prodotte da Enrico Berto al Mushroom Studio di Frisanco (Pn) e da Andrea Maglia e Meme Gerace al Bleach Studio di Gittana (Lc). Gli archi di Bengala sono stati registrati da Davide Rossi a Los Angeles. Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Studio.

    01. Caramella
    02. Calamita
    03. C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno
    04. AAA Cercasi
    05. Accovacciata gigante
    06. Bengala
    07. Mi capirai (solo da morto)
    08. Difendere i mostri dalle persone
    09. Non ci provare
    10. Una ceramica italiana persa in California
    11. ???

    Prodotto da Matt Bordin e Tre allegri ragazzi morti.

    Tre allegri ragazzi morti sono Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni.

    Tutte le canzoni sono di Tre allegri ragazzi morti tranne Accovacciata gigante (testo di Mattia Cominotto e Davide Toffolo) e Difendere i mostri dalle persone (testo di Mattia Cominotto). Hanno suonato in questo disco anche Francesco Bearzatti, Davide Rossi, Ruben Gardella, Matt Bordin, Adriano Viterbini, Nicola Manzan e Andrea Maglia.

    Le foto dei gattini in ceramica sono di Alessandro Mussolini, le maschere sui gattini sono di Davide Toffolo. Le foto del gruppo sono di Ilaria Magliocchetti Lombi. La grafica è di Alessandro Baronciani.

    Luigi Galmozzi Lord of sound.

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1.
Caramella 04:06
Io sono te Aveva lanciato Il telefono sul prato Aveva aperto le braccia Tutto quel sole Quel malumore che va E aveva perso Completamente coscienza Ci vuole una caramella Perché adesso si riprenda Ce l’hai? Io sono te Come puoi farmi luce Nel bosco delle ortiche Amiche Delle formiche È sotto questi fiori Il mostro che hai cercato fuori Ma è solo una diceria Ti assicuro È una diceria Quello che invece è vero È che dovrai andare via lontano Come puoi farmi luce Io sono te
2.
Calamita 03:22
Sarà che sono nato Nel mese che fa freddo Sarà per questo evento Che ho resistito a te Sarà che sono un duro E non mi piego mai Ho fatto il militare Superato altri cento guai Son sopravvissuto alle calamità E sono calamita per la tua fica E soffro di paure Da quando sono vecchio E non uso lo specchio Se non per guardare te E quando ritorno io mi catapulto E come ad Acapulco sto bene solo qua Assieme ai solitari Ai soliti bovari Ai diventati ricchi Ai rovinati al bar Agli operai del Ghana Che da una settimana Li hanno mandati a casa Ma dimmi quale casa Quando scendo in strada col vestito nuovo Adesso come a sedici anni dico di no Nella città di carta Più piccola del mondo Dove la notte è fredda E siamo in giro in tre Dove c’erano i punk Meglio vestiti al mondo E dove c’è di sfondo Il Fujiyama
3.
C’era un ragazzo che come me Non assomigliava a nessuno C’era un ragazzo che come me Vestiva come nessuno C’era una musica solo per noi Ci faceva belli come nessuno C’era una musica solo per noi Ci faceva belli come nessuno C’era un ragazzo che come me Non assomigliava a nessuno C’era un ragazzo che come me Vestiva come nessuno C’era un inverno che come il mio Aveva i miei stessi colori C’era un palazzo che solo noi Sapevamo dov’era la chiave C’era un ragazzo che come me Non assomigliava a nessuno C’era un ragazzo che come me Vestiva come nessuno C’era una strada era per noi E assomigliava a una casa C’era una strada che se pioveva Era pur sempre una casa C’era una musica solo per noi Ci faceva belli come nessuno C’era una musica solo per noi Suonavamo come nessuno Questa volta non canto Questa volta ti ascolto
4.
AAA Cercasi 04:09
C’era una ragazza non credente Sessualmente abituata a fare tutto bene Capace di star sola quando vuole Di trovare le parole Di venire sottovoce E di urlare quando vuole Una ragazza non credente Sessualmente abituata A fare tutto bene Capace di star sobria quando vuole Di inventare le parole Di venire sottovoce E di urlare quando vuole La cercherò C’era una ragazza non credente Sessualmente abituata a fare tutto bene Capace di star sobria quando vuole Di inventare le parole Di venire sottovoce E di urlare quando vuole La troverò Qualcuno ha detto che t’ha vista O almeno che sembravi tu Con una scritta sulla schiena Quello che facciamo è segreto Puoi farlo pure tu C’era una ragazza non credente Sessualmente abituata a fare tutto bene Capace di star sola quando vuole Di inventare le parole Di venire sotto voce E di urlare quando vuole Una ragazza non credente Sessualmente abituata a fare tutto bene Capace di star sobria quando vuole Di inventare le parole Di venire sottovoce E di urlare quando vuole
5.
Dove sei forse ti vedo Accovacciata gigante Dietro la duna non ti accorgi Spuntano le scarpe Faccio il giro ti guardo intera non ci sei Ma mica è vero Accovacciata gigante Sulla tua schiena Cammino quasi fino a sera Senza pensar prima com’era Senza pensar come faremo Quando brina poi ritorneremo Dove sei forse ti credo Accovacciata gigante Sopra la marea non te ne accorgi Spuntano le gambe Ti cerco intera e se sono in apnea non ci sei Ma mica è vero Accovacciata gigante Sulle tue spalle Riposo quasi fino a sera Senza pensar prima com’era Senza pensare cosa è stato Quel rumore che poi ci ha rovesciato Amore mio rimorso Faccio quello che mi chiedi Prendo un pianeta uguale a noi Ti tocco continuamente per ridere con te Due giovani di cane Sì che ci vuol poco a ritrovarsi Le nostre memorie Qualcosa sboccia Posso giocare col presente Lo fai anche tu Se non c’è l’acqua giusta Qualcuno sbrocca qualcuno salta Domani già si parte verso un nuovo stile È solo una formalità Un cambio di costume uno scambio di fuochi Il tuo profumo mi riporta indietro Adesso sono un ladro Non ho paura di niente Di come mi guardi se Di come mi prendi se Un uovo di cristallo Dentro ad uno scrigno d’oro Nel corpo di una pianta Che ha tremila anni almeno e io la guardo E poi provare le ali di legno E di pelle di cane Per stare nel cielo infinito Che è solo un disegno
6.
Bengala 03:39
E che cosa canterai Che cosa ti rimane in testa Dopo un’altra notte in piedi Completamente sveglia Libera come non mai Come prima della guerra E ti ringrazierò Questo è quello che ci resta E gli altri cresciuti con te Hanno perso la testa In piedi sul tetto del tram E comincia la festa E che cosa canterai O solo ti rimane in testa Con i bengala in cielo Son le luci della festa Un nuovo ballo imparerai Per far felici i piedi E se ti innamorerai Non sarà solo con la testa E quelli cresciuti con te Hanno capelli lunghi I denti bianchi e la voglia Di spaccarsi comunque Abbracciami è finita ormai E tutti tornano a casa E se la casa è ancora in piedi Ci dormiranno dentro E il mondo che conoscevi tu Più o meno è rimasto uguale I poveri a ballare coi poveri E le montagne ad urlare E che cosa canterai Cosa ti rimane in testa Dopo un’altra notte in piedi Completamente sveglia Povera come non mai Come prima della guerra Io ti ringrazierò Questo è quello che ci resta Libera come non mai
7.
Mi capirai solo da morto È il destino di chi è soltanto un po’ più avanti di te Mi capirete solo da morto È il destino di chi è soltanto un po’ più avanti di te Ci capirete solo da morti È il destino di chi è soltanto un po’ più avanti di te E scoprirai che rotolando Potrai rimanere lo stesso animale che sei Si fermeranno tutte le stelle Il giorno esatto della tua prima volta con me E canteranno tutte le genti Che è stato il destino a fare ciò che voleva di noi Mi capirai solo da morto È il destino di chi è soltanto un po’ più avanti di te Mi capirete solo da morto È il destino di chi è soltanto un po’ più avanti di te Mi capirai solo da morto È il destino di chi è soltanto un po’ più avanti di te Mi capirete solo da morto È il destino di chi è soltanto un po’ più avanti di te Sarò per sempre un uomo libero Ma dimmi tu la libertà senza i sogni cos’è Ci troveranno allo stesso posto L’ultima volta dove abbiamo fatto l’amore io e te Un po’ più sudati un poco più vecchi Sempre decisi a fare solo ciò che ci va Che sia tutto uguale che sia tutto diverso È la sola cosa che si potrà ricordare di noi Mi capirai solo da morto A quindici anni non è facile ridere A sedici anni non si può partire A trentatré anni qualcuno si perde Tu che ne sai dei ragazzi di oggi Con gli occhi fermi come le stelle La soddisfazione ai desideri Va ricercata a fondo due volte al giorno almeno
8.
Questa sei tu vicino a me Probabilmente Guardi qualcosa che non è Molto evidente La vita non è fatta per esserci sempre La morte ci ricorda che sono già le sette Questa sei tu vicino a me Probabilmente Sarebbe bello anche se poi Piovesse sempre Mi sembra più veloce di Quello che serve Ti ho vista correre E poi ricrescere Cambiare posto in continuazione Seduta sul bordo della stazione Questa sei tu vicino a me Probabilmente Ci basterebbe la metà di Quello che serve Ci basterebbe quello che non è presente Mi sembra uguale anche se non esiste più Questa sei tu vicino a me Probabilmente Sarebbe bello anche se poi Piovesse sempre Sarebbe forte anche se poi Perdesse sempre Ti ho vista correre E poi rinascere Cambiare nome in continuazione Seduta sul bordo della stazione Ti ho vista correre E poi rinascere Cambiare forma in continuazione Difendere i mostri dalle persone Difendere i mostri dalle persone
9.
Non ci provare A mettermi in catene Io sono lo zingaro Io sono il mare Sono il negro che ti fa paura Sono il povero da allontanare Sono un ragazzo morto Un gatto da scuoiare E non ci provare A mettermi in prigione E se mi vedi bene E se mi vedi male Non ci provare Mi è partita una chiamata Puoi anche non rispondere La mia prigione è una porta aperta È una promessa che rimane Non ci provare A mettermi in catene Sono lo zingaro Io sono il mare Non ci provare A mettermi in catene a chiudermi in prigione E se finisce male Valuteremo assieme Finisce sempre bene Saranno i migliori a fare i milioni O saranno i milioni a fare i migliori Io sono il peggiore ho fatto tre cose sole Ho fatto tre cose ma buone Non ci provare A mettermi in catene Valuteremo assieme Finisce sempre bene E mi preparo al meglio Al peggio si vedrà E mi preparo al meglio Che il peggio passerà
10.
Il bosco È dentro tutte quante le creature Come loro anch’io so dove andare A ripararmi quando arriva il temporale E bere mangiare dormire L’acqua Cade per bagnare la foresta E noi di sotto siamo ancora asciutti Son giorni per noi così speciali La luna illumina la notte e vedo bene Io amo te Fai pure quel che vuoi che a me va bene Io amo te Fai pure quel che vuoi che a me va bene Ho fatto a piedi tutta quanta la mia vita Per questo non riesco a stare fermo Non chiedermi di essere diverso Sarò con te se vuoi ma come sono Sarò con te per come mi assomigli Io amo te Fai pure quel che vuoi che a me va bene Io amo te Fai pure quel che vuoi che a me va bene

credits

released January 25, 2019

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Tre allegri ragazzi morti Pordenone, Italy

Tre allegri ragazzi morti nascono a Pordenone nel 1994 sotto la guida del fumettista Davide Toffolo. La band è formata anche dal batterista Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni.

Nel 2000 i tre fondano La Tempesta, collettivo di artisti che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana.

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